C’è chi lo ha amato e chi semplicemente ha preso le distanze da un certo modo di fare calcio. Breve racconto di un allenatore iconico.
Ai tempi dell’Inter, in piena burrasca, in tanti lo chiamavano semplicemente WM. Un’etichetta che nascondeva molto di più delle lamentele e di quel modo così iconico di affrontare gli ultimi minuti di una partita.
Al servizio dei suoi giocatori e sempre pronto a tirare fuori il meglio anche dalle cosiddette seconde linee. C’è chi lo ha accusato di essere difensivista. “A volte i miei giocatori mi chiedevano di fare meno esercitazioni sulla fase offensiva”, ribatte l’ex tecnico del Napoli.
Ha voluto lui Cavani a Napoli e lo ha trasformato in un bomber moderno, capace di legare il gioco così come essere glaciale sottoporta. Il mondo di Walter Mazzarri è ricco di calcio, insegnamenti genuini e la giusta ambizione per guardare sempre in alto, mai dietro.
Quel modo di fare aveva al suo interno delle motivazioni ben precise ed è lo stesso Mazzarri a spiegare i perché di quel comportamento. Se siete dei veri appassionati di calcio italiano non potete fare a meno di gustarvi questa intervista.
Io nel mio piccolo, da semplice appassionato di calcio, ho pensato di rendere omaggio in pochi secondi a un tecnico che ho sempre apprezzato e che a volte è stato ingiustamente bistrattato. Ecco il mio pensiero sul mago Walter.
Il Blog di Riccardo Amato ha sempre dato spazio a personaggi come Mazzarri, uomini di calcio che, a loro modo e anche grazie ai loro difetti, hanno reso questo sport migliore. Fatemi sapere cosa ne pensate e magari indicatemi il nome di un allenatore che vi è sempre piaciuto.
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A presto!
Riccardo Amato


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