I rossoneri superano gli ottavi di Champions League dopo ben 11 anni. Un traguardo da festeggiare e un occhio al futuro.
Non ci sono stati gli sprazzi di Leão o i colpi di Giroud ma questo Milan tutto sostanza ha centrato l’obiettivo e va bene così. La notte del New White Heart Lane ha riconsegnato alla nostra Serie A una squadra matura, pronta al passo della grande. L’Europa ai piedi di Tonali e Krunic, lottatori in mezzo al campo, efficaci più che belli. La praticità e la capacità di gestione di Stefano Pioli, alla giusta ricompensa dopo le critiche post Firenze.
Il Milan si è ritrovato nella notte più delicata e lo ha fatto grazie alla solidità. Thiaw può davvero rappresentare il futuro, Maignan è un top player (vedi parata su Kane), Theo Hernandez quando fa il calciatore e non lo showman fa la differenza. Le buone notizie sono tante ma questa vittoria (che poi vittoria non è ma nei fatti porta al passaggio del turno) non deve illudere i tifosi rossoneri.
Antonio Conte non è riuscito a dare energia a un gruppo stanco, demotivato, probabilmente già pronto a voltare pagina. Le parole del post partita sanno di resa. Il tecnico italiano vuole tornare a casa e una tra Inter e Juventus gli proporrà un ricco contratto.
La realtà è che i risultati contano più di ogni dettaglio ed è giusto celebrare un gruppo che un anno fa ha vinto uno scudetto contro ogni aspettativa e ora può sognare anche sul teatro dei sogni. Ci sarà ancora Leão? Paolo Maldini ha fatto intendere che servono maggiori ricavi per essere sempre competitivi. Un “colpo” all’entourage del giocatore e l’altro al sindaco Sala.
Riccardo Amato
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