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Derby di Milano, un risultato antico

L’Inter corre e gioca più del Milan. Il risultato è un 1-0 che racconta solo in parte una superiorità lunga un anno e mezzo.

Il Maestro Arrigo Sacchi, chiamato spesso a giudicare le squadre del nostro calcio, aveva definito l’Inter una compagine che esprime un calcio antico. Forse non ha notato la crescita di Lautaro e compagni in questo 2023.

Contro il Milan a San Siro, nella gara più attesa, di antico c’è stato soltanto il risultato. Una vittoria di misura come ai tempi di Helenio Herrera quando quel team formidabile segnava e chiudeva i giochi. Dietro infatti era missione ardua per l’avversario di turno trovare varchi, figuriamoci un gol.

Simone Inzaghi ha sorpreso ancora una volta Pioli travestendosi da HH. I nerazzurri hanno giocato un calcio moderno, fatto di tocchi rapidi, al quale manca soltanto la finalizzazione e la fantasia di un dieci. Il gol di Lautaro Martinez, il numero 7 nei derby della Madonnina, è un ruggito nella notte nerazzurra.

Lo scudetto è ormai un miraggio ma questa Inter ha il dovere morale di centrare il secondo posto. Per il Milan sono ancora dolori e questa sera la Lazio di Sarri può alimentare i rimpianti di Giroud e compagni.

Dopo un primo tempo di attesa infatti Brahim Diaz non è riuscito a dare benzina al Diavolo, poco continuo e distratto nello specchio del 3-5-2. I nerazzurri invece non hanno voluto lasciare nulla ai cugini, comandando un match a senso unico.

Simone Inzaghi si gode la doppia affermazione in Supercoppa e Campionato, togliendo la maschera a un Milan ancora lontano dai fasti dello scudetto. Sembra passata una vita. Più che la regola la festa di Reggio Emilia è sembrata un’eccezione.

Riccardo Amato

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