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Il non gioco di Juventus ed Inter

Ieri sera allo Stadium si sono affrontate due squadre con tanti problemi.

Juventus-Inter è stata una partita assai diversa dalle battaglie sportive del recente passato. Gli uomini di Allegri sono riusciti a portare a casa tre punti fondamentali per la rincorsa Champions, un cerotto bello grande su una ferita che stava preoccupando da tempo società e tifosi.

Per l’Inter lo scudetto non è più un obiettivo. Piccola contro le grandi (sono tre le sconfitte contro Lazio, Milan e Juventus) e sempre bloccata quando può spiccare il volo. Meglio parlare di quarto posto.

Due squadre che hanno giocato a non prenderle e che, al di là dei valori in campo, hanno un futuro tutto da disegnare. In questo senso ad essere più avanti sono proprio i bianconeri. Fagioli e Miretti possono prendere per mano una squadra senza idee che necessita soltanto di libertà e insegnamenti calcistici. Per i nerazzurri l’ennesima occasione persa.

Nella sfida del “non gioco” Max Allegri è da tempo maestro. Squadra solida e maglie strette contro un’Inter rinunciataria e poco creativa. I problemi non erano soltanto le assenze di Lukaku e Brozovic. Simone Inzaghi è al timone di una nave che sbanda da tempo e che ha raccolto pesanti batoste in campionato. Difficile stabilire quale sia la vera Inter.

Riccardo Amato

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