Bistrattata, amata ma anche ammirata all’estero. È la nostra Italia. Negli ultimi mesi ho avuto l’opportunità di visitarla.
Chiedete a un turista straniero quale meta abbia scelto per le proprie vacanze e la risposta vi suonerà molto familiare. Certo, si tratta della nostra Italia, il Paese che amiamo e che offre molto di più di quello che pensiamo.
Abbiamo tanti problemi come Paese e come sistema. Potremmo tranquillamente vivere di rendita grazie a enogastronomia, arte, cultura e turismo.
Mai come quest’anno, come scrive L’Espresso a proposito del fenomeno dell’Overtourism, la nostra penisola è stata letteralmente presa d’assalto. Da Roma a Napoli, passando per Firenze e tutti quei musei a cielo aperto che il mondo ci invidia.
Un Paese così amato e così ricco di contraddizioni. Forse è proprio questa la sua bellezza, il suo fascino infinito, il limite che coincide con il suo punto di forza.
In fondo in tante zone d’Italia si continua a pensare che in fondo vada bene così. Perché cambiare proprio adesso? Pensate cosa saremmo agli occhi dei milioni di turisti che ci scelgono con qualche accorgimento.
Vi porto il mio esempio. Da 8 mesi vivo a Roma, la città più bella del mondo ma allo stesso anche una delle più arretrate sotto tanti punti di vista. Se fossi un turista, dopo una prima visita non la sceglierei ancora per l’anno successivo.
Dove sono le istituzioni? Perché per fare qualunque cosa, senza macchina o taxi, ci vuole un’infinità di tempo? Forse perché in fondo a qualcuno va bene così o forse alcuni interessi prevalgono sul buon senso.
Negli ultimi mesi ho imparato ad apprezzare le realtà più piccole, da dove in fondo tutto riparte e dove molti ritornano. Si potrebbe infine riflettere sugli spazi da abitare e sulle città, sempre più lavatrici di servizi e consumi.
Fatemi sapere come state passando le vostre vacanze e se anche voi avete pensato a qualcosa del genere vedendo in giro per la nostra Italia un disservizio o semplicemente una cartaccia per terra.
Riccardo Amato