Un viaggio sull’isola più amata dai turisti e non solo. Il mio racconto.
Mi ha accolto con semplicità e mi ha fatto sentire subito a casa. In realtà a Capri io ci ero già stato, da ragazzino, insieme ai miei genitori.
Grazie a quella spensieratezza i loghi dei grandi brand non mi avevano annebbiato la vista, anzi. Ha vinto il piacere di scoprire un territorio unico e conoscere persone che possono davvero raccontarti una storia.
Quasi vent’anni dopo ricordo ancora i viali alberati ma la consapevolezza è cresciuta. Ora sono qui per uno scopo.
Ho conosciuto la mia amica Ewa, arrivata dalla Polonia e ora caprese doc dopo aver sposato Gennaro. Ho apprezzato l’ironia di Peppe, che ha salutato Napoli per intraprendere un nuovo percorso lavorativo sull’isola.
Tante culture e un unico sogno comune. Quando la sera ti siedi all’aperto e ammiri le luci provenienti da Napoli, ti senti in un luogo speciale. Ognuno avrà la sua prospettiva, ti senti un privilegiato.
A Capri ho imparato che la vera ricchezza non è quel numero che leggi su uno scontrino in una grande boutique. Ciò che davvero fa la differenza è come spendiamo il nostro tempo, con le persone giuste e nel contesto che possa mettere in luce le nostre competenze. Alcuni lo chiamano tempo di qualità.
Per me Capri è stata una parentesi da una vita frenetica e ricca di impegni. Un nuovo punto di vista, un’esperienza stupenda. Ho costruito ricordi che resteranno sempre con me e mi daranno la spinta quando ne avrò bisogno.
Voi siete mai stati sull’isola?
Riccardo Amato
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