Un calciomercato da Oscar
Il calciomercato che ha accompagnato l’inizio della stagione sportiva 2015/16 ha fatto sognare milioni di tifosi. Tanti i colpi messi a segno, tanti i milioni spesi per rinforzare le squadre da vertice e le aspiranti tali. Investimenti ma anche idee, scambi e operazioni last minute. Pochi gli scontenti.
TELENOVELA. Come ogni sessione di mercato che si rispetti, anche quest’anno ci sono stati giocatori con due piedi in due scarpe diverse. Le chiamano telenovela e riguardano campioni ambiti dai principiali club europei. Salah e Perisic hanno tenuto col fiato sospeso Inter e Roma. Proprio i nerazzurri, che avevano preferito Shaqiri all’egiziano nel mese di gennaio, ci avevano provato con insistenza. Salah va alla Roma dopo un litigio sulla linea Milano – Firenze e con un terzo interessato a godere: il tecnico dei giallorossi Rudi Garcia.
TELEFONATE. Perisic, ma non solo. Questione anche di progetto. Magari da spiegare al telefono, come ha ammesso Roberto Mancini. Il tecnico con più appeal della Serie A deve aver finito sì il credito del suo smartphone, ma la sua squadra ha fatto il pieno di stelle. Sarà il campo a consegnarci il verdetto più importante.
DERBY MONEGASCO. A Montecarlo si è giocato il derby milanese per Kondogbia. Il promettente centrocampista francese ha chiuso la prima parte del calciomercato, sancendo la vittoria dell’Inter ed evidenziando qualche falla nelle strategie del Milan. Non era stato un segnale qualunque per i rossoneri, autori di un mercato da 5,5 e alla ricerca del colpo che facesse saltare la posta.
RIVOLUZIONE. È la parola più usata. Basta osservare le rose delle squadre di Serie A. Ha cambiato (e tanto) anche chi non ne aveva bisogno come la Juventus. Un ricambio generazionale necessario ma che mette forse a rischio il quinto scudetto consecutivo. Roma e Inter salgono per qualità degli interpreti, ma necessitano di tempo lungo il loro percorso.
LE MEDIO – PICCOLE. Stupiscono Torino e Sampdoria. I granata, con Zappacosta, Baselli e Belotti hanno tanta energia in più. La cessione di Darmian al Manchester United non può che inorgoglire Ventura e il suo staff: questo sì che è un progetto vincente. Gli uomini di Zenga hanno tutto per far parlare di sé. Trattenuto Eder, Fernando e Muriel possono fare la differenza, trascinando i cuori doriani oltre l’ostacolo.
Una Serie A più ricca, la volontà di migliorarsi e quindi di spendere, una mentalità differente. Qualcosa è cambiato. Grazie calciomercato.
Riccardo Amato