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Serie A, il turno delle polemiche

Ricorderemo questa ottava giornata di Serie A non tanto per il gol vittoria di Osimhen contro il Torino che vale il primato del Napoli quanto per la bufera arbitrale. Un sistema non all’altezza, diversi episodi discutibili e uno spettacolo scadente andato in scena all’Olimpico tra Lazio e Inter. Riviviamo alcuni momenti di questo week end. Spoiler: c’è spazio per qualche piacevole eccezione.

L’INTER SI BUTTA VIA

La banda di Simone Inzaghi conferma un trend negativo: quando bisogna portare a casa i tre punti (tradotto ammazzare sportivamente l’avversario) sono gli avversari a rialzare la testa. È successo in Champions League contro il Real Madrid e almeno in un paio di occasioni in campionato. La squadra non è continua nell’arco dei novanta minuti e sembra dipendere da Dzeko e Lautaro Martinez in zona gol. Tra meno di una settimana c’è il Derby d’Italia conto la Juventus e la tifoseria rumoreggia. Se i campioni d’Italia escono con le ossa rotte dal match nella Capitale, Maurizio Sarri sa di aver conquistato una vittoria a metà.

LA JUVE TORNA

La Juve è tornata? Troppo presto per dirlo. Le vittorie contro Chelsea e Roma pesano, la squadra è più compatta e Szczesny è il simbolo di questa inversione di rotta. Il valore aggiunto di questo inizio di stagione è certamente Max Allegri, che ha affrontato le prime difficoltà rimanendo fedele a se stesso. Con pazienza ed equilibrio i bianconeri hanno rialzato la testa e ora spaventano la concorrenza. I prossimi impegni contro Zenit San Pietroburgo e Inter potrebbero restituire al nostro campionato la squadra più vincente degli ultimi anni.

ILICIC D’AUTORE

L’Atalanta supera l’Empoli grazie alle magie e all’estro di Josip Ilicic. Una partita che assomiglia più a una celebrazione del fantasista sloveno. Uno spot per i più piccoli che sognano un futuro sul rettangolo verde, una lode al talento di un ragazzo che ha sofferto (e non poco) questa pandemia. Soprattutto una partita senza polemiche.

LA VARIABILE SOSTA

Le fatiche internazionali hanno inciso e non poco sulle prestazioni delle formazioni in campo. Il Milan ad esempio, prima di raddrizzare un match scivoloso, si ritrova sotto di due reti contro il Verona. Un jet lag che ha condizionato anche gli arbitri. Abbiamo detto del gol di Felipe Anderson all’Olimpico (Irrati dov’era?), a San Siro entrambi i rigori concessi sono discutibili e per non farci mancare niente riportiamo il labiale di Orsato nel tunnel dello Juventus Stadium (“Se poi i rigori li sbagliano…”).

Che dire? Più tensioni che emozioni in questo week end, consapevoli che il gruppo di testa resterà tale a lungo e che la prima data da cerchiare in rosso arrivi molto presto, per la precisione domenica sera. Il Derby d’Italia tra Inter e Juventus ci dirà se i bianconeri sono veramente tornati e a che punto è la nuova Inter post scudetto. La Serie A è tornata e per i puristi del calcio nudo e crudo queste scene sono il massimo; per chi ama lo sport e i valori del gioco, questa giornata è senza dubbio da archiviare in fretta.

Riccardo Amato

 

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