Serie A, nessuna cambia marcia

Sembra di rivivere uno strano déjà vu: questa Serie A non decolla. Se il Napoli continua a fare il suo dovere e viaggia a ritmi record verso uno storico scudetto, alle sue spalle qualcosa si è inceppato.

È il caso delle milanesi ma non solo. È il caso di analizzare le prestazioni per comprendere come questa distribuzione di punti non sia casuale. Lazio a parte, nessuna delle squadre in lotta per i tre posti Champions brilla per spettacolo ed efficacia.

L’Inter si è fatta risucchiare da quelle sabbie mobili che meglio conosce di qualunque altra compagine. Hanno iniziato i giornali, solo qualche settimana fa, a preparare il funerale a Simone Inzaghi e magicamente è successo. I nerazzurri possono dare un senso a questa stagione soltanto battendo il Benfica mercoledì prossimo.

Il Milan non se la passa molto meglio ma il credito di Stefano Pioli non è ancora terminato. La società non l’ha supportato, la dirigenza non sembra così allineata alla proprietà e il campo, tutto sommato, sembra quasi il male minore. Tonali e Krunic sono gli uomini copertina di un momento di riflessione.

Proprio dal doppio confronto con il Napoli uscirà un verdetto su una stagione anomala, indecifrabile, dannatamente complicata per tutti. Un campionato in cui l’unica vera big può permettersi il lusso di gestire e preparare al meglio il futuro. Se non verranno commessi errori strategici, si potrà aprire un ciclo.

Attenzione alla sorpresa Juventus. Max Allegri è l’unico allenatore al mondo che può cavare il sangue da una rapa. La sua squadra non convince ma è lì a sognare un traguardo sulla carta irraggiungibile. A chi va il merito?

 

Buona Pasqua a tutti!

 

Riccardo Amato

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