Rivoluzione Inter: il futuro è adesso

Più passano le ore e più si fanno assordanti i silenzi della proprietà cinese Suning dell’Inter. Silenzi non casuali, bensì figli di una situazione in divenire, che porterà in ogni caso a una rivoluzione. Facciamo il punto della situazione con un occhio al presente e uno al futuro.

L’Inter è in vendita (o almeno una quota consistente del proprio pacchetto azionario) e questa non è certo una novità. La proprietà deve onorare 200 milioni di debiti (una larga parte per gli stipendi della rosa) e da Pechino è arrivato un diktat ben preciso: stop agli investimenti dalla Cina con destinazione l’estero. Come uscire da questa situazione?

Zhang Jindong e i suoi collaboratori stanno da tempo cercando sul mercato un partner solido e affidabile per una transizione, con il reperimento delle risorse essenziali per la sopravvivenza del club e la salvaguardia della propria immagine. Tra marzo e aprile si conosceranno i termini per le scadenze Uefa e i tempi stringono sempre di più. Serve liquidità.

Nonostante le smentite, continua la trattativa con BC Partners, che attende una risposta sulla prima offerta giunta sulla scrivania di Viale della Liberazione a Milano. Sembrano essere proprio loro i principali interlocutori della trattativa. Il tempo gioca a favore dei compratori, non certo dei venditori, che potrebbero temporeggiare solo di fronte a una situazione intermedia: un prestito per arrivare alla fine della stagione con la possibilità di rivedere i termini dell’accordo.

E qui arriviamo alle cose note della galassia nerazzurra. Conte e Marotta cercano di tenere il timone di una nave in piena tempesta. Il primo isolando la squadra e conducendola possibilmente alla vittoria del primo trofeo della sua gestione, ben più arduo si sta rivelando invece il lavoro del dirigente varesino. L’Inter si ritrova nel bel mezzo di un passaggio di proprietà nel momento clou della sua stagione sportiva.

La sensazione è che anche il progetto sportivo possa subire delle scosse, in un senso o nell’altro. Ci sono circa 50 milioni di motivi per non cacciare Conte a fine stagione, tuttavia una nuova proprietà avrebbe i suoi buoni motivi per dar vita a un nuovo progetto con nuovi attori. I tifosi interisti guardano al futuro con apprensione e la società non li sta certo rincuorando. Tra Nanchino e Londra qualcosa si sta muovendo e nelle prossime settimane potrebbero trapelare nuovi dettagli sul futuro immediato della squadra nerazzurra.

Sotto questo cielo denso di nubi è già tempo di impegni ufficiali. E che impegni. Stasera si gioca il secondo atto del Derby d’Italia di Coppa Italia. Questa Juventus – Inter è diversa dalle altre e pende dalla parte degli ospiti per aspettative e ambizioni. In palio non c’è soltanto una finale ma l’uscita dal tunnel delle incertezze di inizio stagione. Un risultato positivo potrebbe rasserenare l’ambiente e rilanciare un progetto sportivo iniziato un anno e mezzo fa e che rischia di fermarsi alle prime difficoltà.

Riccardo Amato

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