Lo sapevamo da qualche mese e ora ne abbiamo la conferma: la sessione estiva del calciomercato 2021 sarà diversa dalle precedenti edizioni. Sintomo di un movimento che sta accusando i colpi (o si lecca le ferite) da Covid_19. A prevalere saranno gli scambi, le operazioni a parametro zero sono oro che cola, le occasioni last minute quasi una linea guida per gli operatori di mercato.
Almeno questo è lo scenario italiano. E negli altri paesi? Il Paris Saint-Germain ad esempio, spende e spande come al solito (dove sono Fifa e Uefa?), Barcellona e Real Madrid salutano qualche vecchia gloria ma studiano il colpo del secolo. Per ora sembrano ferme le due finaliste di Champions League, Manchester City e Chelsea, che qualche conto dovranno farselo.
Parliamo della nostra amata Serie A. Il Milan che ha conquistato un miracoloso secondo posto Champions ha appena salutato Donnarumma e Calhanoglu. Ha fatto bene? Dipende dai punti di vista. Giusto non cadere nella trappola dei ricatti dei procuratori, attenzione però a non svalutare un gruppo giovane che di stelle ne aveva ben poche. La linea dettata dal management rossonero è condivisibile, a patto che le uscite vengano compensate dall’arrivo di giocatori giovani o di esperienza.
Sull’altra sponda del Naviglio, l’Inter strapaga lo stesso Calhanoglu affidandogli la maglia che probabilmente non vestirà più lo sfortunato Christian Eriksen. Un’operazione intelligente, certamente. Rimangono dei dubbi sul ruolo del fantasista turco e sul suo reale valore. Sempre a proposito di scambi, si sta parlando di Petagna come vice Lukaku e dei sostituti del prossimo partente, Hakimi, che corre veloce sulla fascia parigina.
E che cosa farà Sergio Ramos? L’interesse della Roma, la concreta possibilità che anche la colonna spagnola possa scegliere Parigi, scelte che vanno a cozzare con la situazione attuale del calcio internazionale. Il ritorno a Parma di Buffon ci insegna che dove c’è un contratto si è disposti davvero a tutto. Non sarebbe questo il momento per puntare sui giovani e sulla valorizzazione del nostro patrimonio tecnico?
Un calciomercato diverso, atipico, ma non per tutti. Il mondo del calcio ha delle regole tutte sue, come i ciclisti che non si fermano al semaforo o viaggiano a tutta velocità in contromano. Capire questo mondo, a questo punto, si fa sempre più difficile. Regnano la confusione e gli interessi di chi ruota egoisticamente attorno a questo gioco.
In attesa di conoscere le scelte di Cristiano Ronaldo e Messi, a settembre assisteremo a qualcosa di diverso dal solito. Forse anche il calcio sta cambiando e dovrà adeguarsi alle difficoltà del momento. A quel punto, ci interrogheremo ancora sui prossimi step per un calcio veramente sostenibile.
Riccardo Amato