Serie A, L’Inter stacca le inseguitrici: +4 su Napoli e Milan

Il posticipo della 18a giornata di Serie A vede trionfare a San Siro il Napoli di Spalletti. L’Inter ringrazia e prova la fuga.

L’Inter è campione d’inverno. Un titolo che non vale molto ma che ci aiuta in quelle che saranno le previsioni per la seconda parte della stagione. I nerazzurri, che avevano travolto per 5-0 la Salernitana nell’anticipo del venerdì sera, si godono il primato dal divano. Una mini fuga prima dell’ultima giornata del 2021 che si giocherà mercoledì 22 dicembre.

Partiamo dai valori in campo. Pochi quelli di Napoli e Milan. Entrambe le formazioni sono falcidiate dagli infortuni (e bisognerebbe riflettere anche sul perché). Gli uomini di Spalletti vengono a Milano con il coltello tra i denti e difendono per novanta minuti il vantaggio firmato da Elmas su calcio d’angolo. Il Milan vive un’involuzione tecnica più che tattica. Ibrahimovic non può sempre togliere le castagne dal fuoco e i subentrati possono dare di più.

Il simbolo della vittoria azzurra è Juan Jesus. Da scarto della Roma a colonna della difesa orfana di Koulibaly. La sfida più difficile è stata superata. Aveva tanto da perdere il Napoli, al Milan sarebbe andato bene anche un pareggio. Spalletti ritrova quel contatto con la vetta che merita. Il Napoli è squadra vera. Segna, soffre e raccoglie tre punti importantissimi. Ora inizia un’altra stagione.

In casa Milan è tempo delle riflessioni. La squadra è sembrata meno intensa e vanta tra i migliori in campo due difensori: Florenzi e Tomori. Saelemaekers non ha acceso la miccia, Giroud ha bisogno di minuti nelle gambe e Messias non è Messi. La sosta natalizia arriva come una benedizione per ricaricare le pile e provare l’inseguimento a un’Inter che sembra difficile da raggiungere.

“L’Inter non è paragonabile alle altre di Serie A” afferma Mourinho. La verità è che l’Inter conquista la vetta nell’esatto momento in cui trova soluzioni, gol e applica un calcio totale. Era da tempo che non si vedeva in Italia un calcio così piacevole e moderno. Un primato meritato figlio di un grande lavoro della dirigenza. Vi ricordate Hakimi e Lukaku? Forse sono loro adesso che vorrebbero tornare a vestire il nerazzurro.

Riccardo Amato

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