Il mercato del Milan ha deluso le aspettative. In attesa di capire se arriverà un difensore (le ultime indiscrezioni parlano di Thiaw dello Schalke 04), il colpo è Marko Lazetic. Ibrahimovic e Giroud non possono rappresentare il futuro del club di Via Aldo Rossi ma forse qualcosa di più andava fatto in estate. Serviva un attaccante sano da venti gol a stagione. Ora, con colpevole ritardo, i media parlano di un investimento a sei zeri per la prossima stagione. Troppo tardi? Si parla piuttosto di giovani: Berti del Cesena (classe 2004) ed Heffernan del Cork City. Operazioni minori, certamente, ma non lontanissime dai diktat della società che non si piegano ai capricci di Calhanoglu e Kessié. La ragione per cui Gosens si è trasferito dall’Atalanta all’Inter è proprio questa: a Milano gli offrono uno stipendio migliore. La domanda sorge legittima: si può competere ad alti livelli tesserando giovani promesse e lasciando partire calciatori fatti e finiti? Il dubbio è amletico. I tifosi rossoneri sanno che con questa idea di mercato il massimo a cui ambire resta un dignitosissimo piazzamento Champions.
Riccardo Amato