Un girone dopo, è cambiato tutto nel mondo Inter. Dalle occasioni mancate alla grande bellezza di Simone Inzaghi.
È cambiato davvero tutto da quel 16 ottobre 2021. Un’Inter che cadeva sotto i colpi di Ciro Immobile, Felipe Anderson e Milinkovic-Savic. Un universo parallelo che si è finalmente ribaltato. Un’Inter che sarebbe stata aspramente criticata per l’incapacità di portarsi a casa gli scontri diretti. Che follia. Il tempo ha dato ragione all’Inter e a Inzaghi, meritatamente primi in classifica dopo 21 giornate (e una gara da recuperare).
L’Inter non si è scomposta di fronte alle critiche, così come non si è disunita davanti alle difficoltà. Un match come quello di ieri sera, in altri tempi, non avrebbe portato i tre punti. I nerazzurri restano fedeli al proprio credo: il gioco. Più degli interpreti (Bastoni e Skriniar sono la splendida dimostrazione che conta il gruppo più del singolo) la voglia di lottare e credere insieme a un unico obiettivo.
L’Inter macina gioco, soffre la Lazio (sempre pericolosa dalle parti di Handanovic) e resta fedele a se stessa. Sarà dura spodestare questa squadra, ancora più affamata di un anno fa. Conte le ha cambiato la testa, Inzaghi l’ha resa libera. Come sottolineato da Pioli e Allegri, il destino di questo campionato è nelle mani dell’Inter campione d’Italia.
Riccardo Amato
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