È il momento della festa. Sono lacrime di gioia, quelle di un popolo che ha atteso 33 anni per invadere un campo di calcio. Le strade e le piazze erano già piene. Al gol di Osimhen l’attesa è finalmente terminata.
Gode Napoli. Uno scudetto che vale oro. L’affermazione di una squadra del Sud, la prima novità. Basta infatti leggere l’Albo d’oro per capire come spesso la parola successo faccia rima con Milano o Torino. L’ha vinto Spalletti, l’ha costruito Giuntoli, ci ha creduto il Presidente De Laurentiis.
Difficile trovare un solo protagonista in un’annata straordinaria. Il sapore del successo, come un celebre film, andrebbe ricercato tra tanti ingredienti. Il Napoli è stata la costante, le altre le variabili. Hanno fallito Milan, Inter e Juve ma diventa ingeneroso non celebrare l’impresa.
Ai nastri di partenza il gruppo a disposizione di Luciano Spalletti non sembrava all’altezza. Vi ricordate i mugugni dei tifosi? E le tante vittorie consecutive hanno fatto pensare male a tutti. In tanti si sarebbero aspettati quella flessione che non è mai arrivata.
Protagonista in Italia e in Europa. Contro il Milan è stata battaglia vera e le chance erano 50 e 50. Poco da aggiungere. E adesso arriva il bello. Riuscirà questa squadra a confermarsi? Dipenderà molto dalla concorrenza. Gli azzurri partiranno un metro più avanti, consapevoli che le idee spesso superano i budget.
Riccardo Amato